Un caso rivoluzionario di automedicazione animale è stato documentato da un team di ricercatori dell’Istituto Max Planck, guidato da Caroline Schuppli e Isabelle Laumer. Un orango di Sumatra, noto come Rakus, è stato osservato mentre curava una ferita al volto con foglie masticate di Fibraurea tinctoria, una pianta con note proprietà antibatteriche e antiinfiammatorie. Questa pratica, che ha portato a una rapida guarigione della ferita, rappresenta il primo esempio verificato di uso consapevole di piante medicinali negli animali, segnando un significativo avanzamento nella nostra comprensione del comportamento di automedicazione. La pianta utilizzata da Rakus, conosciuta anche come Akar Kuning, è impiegata nella medicina tradizionale per i suoi composti attivi come i furano di Terpenoidi, efficaci nel trattamento delle infezioni e della febbre. Questa scoperta, pubblicata su Scientific Reports, non solo conferma la capacità di autogestione della salute negli oranghi ma potrebbe anche offrire nuovi spunti per la ricerca medica. India, scoperto il serpente più lungo mai esistito
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Pubblicato 3/2/2020
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