Conosciamo la pittrice che adora gli animali

Giovanna Ghezzi ha “inforcato” matite colorate e pennelli da piccolissima e continua ancora oggi a ritrarre tutto ciò che la colpisce con grande bravura e tecnica di pittura che varia secondo il soggetto.

Nata a Milano, Giovanna si è trasferita dal 2018 in una valle meravigliosa in provincia di Como, la Valle Intelvi.

I panorami incredibili, la vegetazione meravigliosa e varia, gli animali selvatici, i due laghi che la accarezzano e l’arte che la Valle offre a chi ha la fortuna di viverci, hanno regalato a Giovanna moltissimi spunti per i suoi dipinti esposti in ben tre mostre nella Storica Villa Turconi a Lanzo d’Intelvi.

Giovanna avrà ancora modo di stupire i suoi estimatori dal vivo, per ora accontentatevi dei bellissimi dipinti che ha già realizzato che troverete qui sotto, ma soprattutto sul suo sito web : www.giovannaghezzi.net.

…dimenticavo, Giovanna Ghezzi, realizza quadri su commissione, se desiderate fare un regalo originale ad amici e parenti, contattatela dal suo sito.

Manuela Valletti

Cinghiali, vespe orientalis e pitoni: animali pericolosi per le strade di Roma

A Ponte Mammolo, nei giorni scorsi, un enorme cinghiale è stato avvistato a pochi passi dalla stazione metropolitana. Sempre nella medesima zona, è stato rinvenuto (e catturato) un pitone. Nella Capitale, intanto, prosegue l’emergenza Vespa Orientalis

Ospiti indesiderati lungo le strade della Capitale o all’interno dei nostri appartamenti nascosti negli stipiti delle serrande o nelle intercapedini. Vespe Orientalis, in primis, anche cinghiali e (qualche) serpente. Sono diverse le segnalazioni che spesso raggiungono gli uffici della Polizia Locale, il numero unico di emergenza e i vigili del fuoco. «C’è sicuramente un problema di malagestione dei rifiuti – osserva a “Il Messaggero” l’esperto Andrea Lunerti – ma la colpa non è del singolo, ma di tutti: da una parte ci sono le ditte che provvedono alla raccolta di rifiuti con modalità discutibili e cassonetti non del tutto ermetici; dall’altra c’è anche una negligenza del cittadino stesso. Le specie (calabroni, gabbiani, ratti, serpenti, cinghiali), si avvicinano al mucchio di sacchetti a terra, a resti di cibo sparsi sull’asfalto o rovistano tra la plastica strappata con la conseguenza di diffondere batteri pericolosi per la salute dell’uomo o per gli altri animali che vivono negli allevamenti. L’impegno – afferma – deve arrivare da parte di tutti e soprattutto è importante mantenere rigorosamente chiusi i bidoni della spazzatura».

I CINGHIALI

L’ennesimo avvistamento, venerdì pomeriggio: un cinghiale si aggirava a pochi metri dalla fermata della Linea B intento a nascondersi tra i cespugli o brucare l’erba. Stesso episodio, diverse settimane fa, sulla Cassia: una famiglia di mammiferi (filmata dai passanti) ha creato momenti di panico tra gli automobilisti. La specie è considerata portatrice del virus della peste suina e pertanto, nel 2023, è stato elaborato «un piano di controllo ed eradicazione» tra la Regione Lazio, il Commissario straordinario per la PSA e il Centro carni del comune di Roma con l’intento di «trasformare il problema in una risorsa». Ovvero, consentire l’abbattimento degli animali nelle zone cosiddette verdi dove non ci sono tracce di peste suina e garantire al tempo stesso un consumo di carne di selvaggina sicuro. «La questione rifiuti – aggiunge Lunerti – è importante soprattutto per fermare la presenza dei cinghiali: la scorretta gestione è in realtà una fonte preziosa di cibo per il mammifero che corre sempre alla ricerca disperata di ogni fonte di nutrimento».

Roma, pitone reale lungo un metro sul marciapiede a Ponte Mammolo: interviene polizia locale

VESPE ORIENTALIS

Dal Nord fino al Sud dell’Italia senza dimenticare le regioni centrali del nostro Paese: nonostante le parentesi dovute alle piogge e le temperature (al momento) ancora calde, l’allarme vespa orientalis a Roma non sembra esser cessato. Le colonie sono numerose e le segnalazioni proseguono copiose. Rispetto alle api (aspirate e messe in salvo) per le vespe diviene necessaria la neutralizzazione perché rappresentano una minaccia per l’uomo e una insidia anche per altre specie. L’ultimo nido, in ordine di tempo, in un appartamento in via Igea, zona Monte Mario. A notare l’incessante viavai di insetti, la proprietaria dello stabile: gli imenotteri sono riusciti a entrare da un foro di aerazione presente sul muro del balcone creando il loro rifugio.  «Il loro arrivo nelle città – ribadisce nuovamente l’etologo – è causato dalla presenza di attività umane di commercio e dallo spostamento di materiale e cibo. Anche lo sbalzo climatico fa la sua parte».

SERPENTI

I romani avvertono la loro presenza e spesso compongono il numero 112 per cercare qualcuno che corra il prima possibile in loro soccorso. Perché potrebbe capitare di passeggiare per strada e ritrovarsi faccia a faccia con un rettile. Nessuna allerta serpenti nella Capitale, per fortuna, ma qualche ofide è stato segnalato ed infine catturato in città. Prima una natrice del collare (non pericolosa) all’interno di una cabina idrica in un condominio alla Camilluccia, dopo un biacco (uno dei tanti) nascosto nello spogliatoio di una clinica romana per sfuggire da un gattino di quartiere. E, inaspettato, l’arrivo di un pitone, due giorni fa, via Rivisondoli, zona Ponte Mammolo-Casal de’ Pazzi: il serpente è stato ritrovato nel pomeriggio di venerdì (4 ottobre) su un marciapiede. Non il solito biacco, ma un pitone reale ancestrale. A intervenire sul posto la polizia e i volontari della Guardia rurale ausiliaria Nogra Roma che hanno provveduto a catturare l’animale e sottoporlo a sequestro in quanto specie protetta. «Il pitone reale – sottolinea Andrea Lunerti – è uno dei più comuni ofidi da appartamento e  rappresenta il serpente più venduto al mondo. Proviene dall’Africa e qui in Italia è consentito il libero acquisto. Attenzione, però, – avverte – perché una recente normativa obbligherà i proprietari a custodire gli ofidi in una teca fino alla loro morte. Ecco dunque che ci ritroveremo a riscontrare molti casi di abbandono o fuga “volontaria”: è sufficiente dimenticare la teca aperta e il rettile può scappare in pochissimo tempo fino ad arrivare tra le strade scantenando attimi di apprensione tra i passanti». Il pitone catturato venerdì non era velenoso, ma – conclude Lunerti – il suo morso è lesivo poiché dotato di quaasi 100 denti a uncino difficili da rimuovere una volta che si attaccano alla pelle dell’uomo. Sono serpenti che tuttavia non crescono più del metro e mal sopportano le nostre temperature. In caso di presenza non bisogna mai tentare la cattura, ma attendere l’arrivo di una persona qualificata».

FONTE

Problemi alle articolazioni

Le articolazioni dei nostri amici a quattro zampe sono il motore della loro agilità. Purtroppo però dolori alle articolazioni, problemi ortopedici di sviluppo e l’osteoartrite sono affezioni sempre più presenti nei nostri animali, non solo in quelli anziani, ma anche quelli più giovani ne sono colpiti sempre di più.

Alcuni disturbi come artrite e artrosi possono ridurre la capacità del cane e del gatto di correre, giocare e persino camminare, condannandoli ai dolori articolari. A volte il dolore a un’articolazione diventa così forte che la vita dell’animale può cambiare. Muta il suo stile di vita e di conseguenza cambiano anche le aspettative nei suoi confronti.

Per quale ragione gli animali domestici hanno sempre più dolori articolari ? In realtà esistono varie fattori che possono contribuire allo sviluppo di disturbi all’apparato motorio, tuttavia una dieta squilibrata è spesso la causa principale per la quale si formano delle tossine nelle articolazioni (1).

Le articolazioni del corpo dei cani e dei gatti sono composte da tessuti connettivi morbidi e cartilagine. Il loro ruolo è quello di ammortizzare le ossa in modo da consentire un movimento normale.

La cartilagine delle articolazioni è tra i tessuti più importanti e più sensibili di cani e gatti. Svolge quotidianamente un lavoro meccanico pesante e necessita di un apporto ottimale di sostanze importanti per la sua costruzione. La cartilagine non viene alimentata direttamente attraverso i vasi sanguigni, bensì per diffusione, perché se i vasi sanguigni fossero in questa zona, si avrebbe una loro compressione a ogni movimento.

L’apporto di sostanze nutritive alla cartilagine avviene per altre vie, ovvero attraverso il movimento delle articolazioni. A ogni movimento viene pressato dentro la fessura delle articolazioni del liquido sinoviale fresco e ricco di sostanze nutritive. Affinché il liquido sinoviale possa funzionare correttamente, la sua composizione deve essere ottimale, cioè il metabolismo deve essere intatto. Per questo motivo è così importante che l’alimentazione dell’animale domestico sia sana, equilibrata e appropriata.

Artrite o Artrosi 

Spesso si tende a uguagliare l’artrite con l’artrosi, invece sono due disturbi distinti e diversi. L’artrite si riferisce ad un’infiammazione delle articolazioni. Si manifesta soprattutto con un forte dolore, accompagnato spesso da gonfiore, arrossamento e rigidità della zona.

Al contrario, l’artrosi è una malattia degenerativa, che comporta l’usura delle cartilagini articolari, che si consumano sempre di più, finché non rimane che l’osso. È così che le due estremità ossee che compongono l’articolazione cominciano a sfregare tra loro, causando dolore, rigidità e zoppie.

Nonostante i due problemi siano nella maggior parte dei casi contemporanei, spesso negli animali domestici si parla più frequentemente di artrite. E può capitare che un’infiammazione a lungo termine si trasformi in una degenerazione dell’articolazione. Possono anche manifestarsi simultaneamente entrambi i problemi, per cui nella maggior parte dei casi l’artrosi viene semplicemente definita osteoartrite. Altri problemi articolari, come la displasia dell’anca, possono indurre all’artrite.

Come Riconoscere i Sintomi

I segnali che indicano un problema alle articolazioni sono: l’animale zoppica, cammina barcollando, l’andatura è rigida e difficoltosa, non ha voglia di camminare, correre e giocare, si rifiuta di salire e scendere le scale, si alza con difficoltà dopo aver dormito, le articolazioni sembrano gonfie e calde, si isola e non vuole farsi toccare, se gli viene toccata la zampa, si lamenta o diventa aggressivo, il gatto non copre più i suoi bisogni nella lettiera.

Quali possono essere le Cause

Esistono quattro fattori per cui l’animale domestico sviluppa problemi alle articolazioni:

  •  ♦ alimentazione
  • ♦ peso corporeo
  • ♦ sedentarietà
  • ♦ traumi o contusioni

Altri motivi sono le infezioni batteriche nelle articolazioni che possono causare degenerazioni, nonché infezioni delle tibie che si diffondono alle articolazioni, e malattie autoimmuni in cui il corpo dell’animale attacca le proprie articolazioni.

Alimentazione e Prevenzione

gatto e cane che mangiano

Il cibo che il cane e il gatto mangiano gioca un ruolo fondamentale nella loro salute generale e nel loro benessere. Un’alimentazione equilibrata è una parte essenziale di uno stile di vita attivo e sano.

I giovani cani e gatti assumono spesso troppe calorie in seguito al consumo di cibi con un elevato contenuto di cereali. L’energia portata dai carboidrati nei cereali è immediatamente disponibile, in questo modo i cuccioli crescono troppo in fretta, inducendo così un deficit della cartilagine. Inoltre con l’aumento del peso corporeo gli animali hanno sempre più problemi di diabete e problemi agli organi interni. Agire subito modificando le abitudini alimentari con del cibo fresco, senza additivi e conservanti è il modo migliore per preservare la salute delle articolazioni dell’animale domestico.

Per quale motivo gli animali diventano obesi? Oltre a mangiare cibi ad alto contenuto di carboidrati come grano e riso, ad avere una dieta priva di sostanze nutritive, anche la sedentarietà contribuisce a stressare le articolazioni e le cartilagini.

Movimento e Prevenzione 

L’attività fisica è un vero bisogno per cani e gatti. Ogni animale domestico ha necessità di fare esercizio regolarmente ogni giorno, per mantenersi in forma e in salute. Infatti loro si sono sviluppati per correre e saltare, salire e inseguire, se non hanno l’opportunità di farlo possono incorrere in problemi ossei e articolari e persino problemi comportamentali.

La cartilagine delle articolazioni, se non viene stimolata a sufficienza, diventa più sottile. Nei cani e gatti, non solo in quelli giovani ma anche in quelli anziani, se non vi è abbastanza movimento le articolazioni subiscono una deformazione e nella cartilagine si formano fori e strappi. Portare il proprio cane a fare più di una camminata ogni giorno può essere impegnativo, soprattutto per chi lavora. Ma fare il guerriero di fine settimana, facendolo stancare troppo, non è utile, anzi può rendere le cose peggiori, esponendo l’animale a un potenziale rischio.

Attraverso alcune misure di senso comune nei settori della nutrizione, dell’esercizio fisico e della prevenzione delle lesioni è possibile ridurre al minimo le modifiche articolari degenerative dell’animale domestico e aiutarlo ad avere una vita lunga, sana, felice e attiva.

Rimedi Naturali per Contrastare i Dolori Articolari

cane che salta e corre

Quando l’animale domestico ha dolori anche la natura con i suoi rimedi può venire in aiuto per ridurre il male e l’infiammazione.

Radice di Rehmania: è utile per i dolori articolari, grazie alla sua proprietà antinfiammatoria. Nella Medicina Tradizionale Cinese, la rehmannia viene utilizzata in una grande varietà di casi. Il suo principio attivo, il Catalpol, viene usato per migliorare le funzioni cognitive e i disturbi gastrointestinali (2) (3).

Radice di Bupleurum: citata negli studi clinici come erba che agisce sul fegato per aumentare la sintesi proteica, la Bupleurum riduce l’infiammazione (4), inibendo la produzione di prostaglandine. Quando la produzione delle prostaglandine è inibita, i dolori svaniscono velocemente.

Radice di Sasapariglia: i nativi Americani hanno utilizzato la Salsapariglia per secoli per i reumatismi, come purificatore del sangue e come tonico poiché migliora la capacità di resistenza e l’energia. Antibatterica e antinfiammatoria (5)quest’erba tonica può aiutare a risolvere i diffusi problemi di reumatismi nei gatti e cani.

Radice di Zenzero: lo zenzero ha effetti antinfiammatori nell’artrite reumatoide inibendo sia la cicloossigenasi (COX) che la lipossigenasi (LOX), in un modo naturale che non stravolge la funzione digestiva (6).

MSM (metilsulfonilmetano): è uno dei più importanti legami sulfurei naturali. Senza zolfo l’organismo non è in grado di produrre proteine di importanza vitale. Lo zolfo è un componente di determinati aminoacidi che prendono parte alla costruzione dei tessuti connettivi, muscolari e della cartilagine. Si è costatato che nei pazienti artritici il contenuto di zolfo nelle giunture è fortemente ridotto.

Riferimenti:

  • (1) Jutta Ziegler, Il manuale completo della salute del cane e del gatto
  • (2) http://medicinalherbals.net/rehmannia-glutinosa-root/
  • (3) http://www.chineseherbshealing.com/rehmannia-root/
  • (4) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4165614/
  • (5) https://erbeofficinali.org/dati/q_scheda_res.php?nv_erba=SALSAPARIGLIA
  • (6) Ginger, in Principal and Practice of Phytotherapy

FITOPET.COM

Qual è il più grande animale terrestre dell’Antartide?

di
AURELIO SANGUINETTI

Quando pensiamo all’Antartide di solito ci vengono in mente immagini di scenari innevati e di montagne ghiacciate, un vero e proprio deserto imbiancato in cui sono pochissime le specie in grado di sopravvivere. Per quanto ostile e freddo, il polo sud non è però un luogo privo di vita. Sopra la sua superficie prosperano alcune specie, anche se in passato – quando il clima era caldo e il continente libero dai ghiacci – essi erano molto di più.

Oggi sono soprattutto i mammiferi marini e gli uccelli a sopravvivere e quando ci riferiamo alla tipica fauna dell’Antartide spesso sono i pinguini i primi animali a venirci in mente. Tuttavia, se ci si riflette un po’, queste specie non sono propriamente terrestri e non sono neppure tipici dell’Antartide.

I pinguini infatti passano la maggior parte del tempo nell’Oceano, a rimpinzarsi di pesci, e giungono in Antartide nuotando dopo varie settimane, con l’unico compito di riprodursi e deporre le uova. Esistono inoltre delle specie che si possono trovare anche in Sudafrica o al largo delle coste del Sudamerica, dove in genere i pinguini passano buona parte dei mesi invernali a svernare (con l’unica eccezione del Pinguino imperatore).  Le foche e le orche, dal canto loro, seguono questi uccelli per dargli la caccia e sono anch’essi degli animali marini, che non riuscirebbero mai a spingersi oltre le banchine di ghiaccio. Infine, gli esseri umani e i cani da slitta, per quanto siano terrestri, sono solo ospiti temporanei e senza le moderne tecnologie non sarebbero in grado di sopravvivere a lungo in questo passaggio inospitale.

Decretare quale sia quindi l’animale terrestre più grande dell’Antartide è estremamente difficile, visto che questo territorio non sembra disporre di molti animali stanziali in grado di passarci tutto l’anno. Nell’ultimo secolo, tuttavia, gli zoologi sono riusciti a identificare una specie terrestre dotata di queste caratteristiche. Un animale in grado di nascere, crescere, nutrirsi e riprodursi esclusivamente in Antartide e la cui sopravvivenza è legata alla stessa conservazione del ghiaccio e ai cicli biologici delle altre specie. Stiamo parlando della Belgica antarctica, l’animale terrestre più grande del Polo sud.

L’animale più grande è un moscerino

Due esemplari di Belgica antartica in accoppiamento

continua su: https://www.kodami.it/qual-e-il-piu-grande-animale-terrestre-dellantartide/