I 5 animali più intelligenti del mondo: non sono quelli che credi…

Pensando agli animali più intelligenti al mondo sicuramente non li azzeccherai tutti, alcuni sono davvero inimmaginabili!

Parlare di intelligenza nel regno animale è un qualcosa di complesso, soprattutto perché, come diceva anche Albert Einstein, “È impossibile valutare un pesce rosso dalla sua capacità di arrampicarsi su un albero“. Questa affermazione lascia quindi molto riflettere sul fatto che ogni specie animale ha una sua intelligenza in rapporto all’ambiente in cui vive, ma se vogliamo classificare gli animali in base a ciò che riescono a fare paragonati a noi, potremmo comunque restare stupiti dai risultati che questa classifica può generare.

Pensando ad animali intelligenti sembra impossibile non citare i nostri amici a 4 zampe come cani e gatti, in questa classifica, tuttavia, queste due specie non figurano, mentre ne figurano diverse appartenenti a mondi altrettanto differenti, ed alcune che, invece, non consideravamo affatto. Ecco quali sono i 5 animali più intelligenti sul pianeta.

Niente cani o gatti, ma attenzione alla posizione del maiale! La scoperta vi sorprenderà

Parlando di animali intelligenti sono diverse le specie che vengono in mente ma, solitamente, la balena non è tra queste. Nella quinta posizione di questa classifica, invece, troviamo proprio lei, un animale in grado di parlare in maniera complessa con i propri simili in un linguaggio vastissimo che l’uomo non è ancora riuscito a decifrare. Sicuramente in pochi l’avrebbero inserita in questa classifica ma parlare in maniera complessa non è da tutti e per questo questi cetacei meritano una posizione.

Al quarto posto dobbiamo invece entrare nel regno degli uccelli tra i quali il più intelligente di tutti è il pappagallo cenerino. Chiunque abbia questo animale in casa sa bene fin dove può arrivare il loro intelletto, questi animali, infatti, non sono dei semplici imitatori ma sono in grado di comprendere e replicare il linguaggio umano in maniera sensata, ad esempio chiedendo acqua o cibo se hanno sete o fame, ma anche di utilizzare il loro cervello per risolvere problemi utilizzando gli strumenti a disposizione. Un vero prodigio della natura che merita il posto in classifica anche se costretti a restare fuori dal podio.

Al terzo posto, infatti, la medaglia di bronzo va ai delfini, animali dalla complessa rete sociale, anch’essi in grado di imparare e dedurre, risolvere problemi e molto altro. Queste capacità sono spesso utilizzate per scopi effimeri come divertire il pubblico in spettacoli acquatici ma i delfini sono in grado di andare ben oltre ciò che possiamo vedere in questi contesti.

Il secondo gradino del podio, probabilmente, è quello che lascerà spiazzate la maggior parte delle persone, il secondo animale più intelligente al mondo, infatti, è il Maiale. Questo animale non è considerato per l’immagine che si ha di lui che lo vede per lo più come un animale sporco o una pietanza, la verità è però molto differente ed alcuni studi hanno potuto affermare che l’intelligenza di un maiale è paragonabile a quella di un bambino di 3 anni, una conoscenza sconvolgente che dovrebbe farci rivedere il concetto che abbiamo di questo animale.

I 5 animali più intelligenti del mondo

Infine, sul gradino più alto, non possiamo che trovare lo scimpanzé. Questo animale è davvero simile a noi ed in grado di imparare il nostro linguaggio ed esprimerlo con i segni, compiere alcuni esercizi al computer e risolvere enigmi anche piuttosto complesso. La nostra versione precedente a tutti gli effetti e per questo motivo, se rapportato a noi così come gli altri animali, risulta essere il più intelligente di tutti.

Come già anticipato, tuttavia, ogni essere vivente ha sviluppato le adeguate capacità al mondo che lo circonda, probabilmente il più intelligente degli uomini, infatti, non potrebbe sopravvivere lì dove, invece, riescono a prosperare animali considerati molto meno intelligenti. L’intelligenza ha infatti molteplici forme e manifestazioni, si tratta di un viaggio attraverso specie e ha un viaggio attraverso specie e habitat e dovremmo lasciare ogni pregiudizio pensando a queste specie aprendo la nostra mente a nuove affascinanti realtà.

MARIANO ORLACCHIO

Come soccorrere immediatamente i nostri animali

Quando in famiglia vive un cane o un gatto è necessario avere una conoscenza di base di elementi di Pronto Soccorso Veterinario poichè anche il nostro amico potrà essere soggetto a malattie, incidenti domestici ed infortuni banali e non.

Partendo da questa considerazione l’Associazione Proprietari Responsabili si è fatta carico di dare un aiuto ai proprietari di cani e gatti producendo questo piccolo volumetto.

Il libro non si perde in preamboli, va dritto al problema con informazioni utili e pratiche che vi consentiranno di aiutare il vostro amico in attesa di un intervento veterinario specifico, è insomma un prezioso strumento da tenere sempre a portata di mano.

ACQUISTA ON LINE

Tigri: tutto quello che sappiamo

Le tigri sono uno dei felini più affascinanti e potenti della Terra. Con la loro bellezza e ferocia, hanno ispirato la paura e il rispetto da parte dell’uomo per secoli. Ma sono diventati sempre più rari a causa della crescente perdita di habitat e della caccia da parte dell’uomo.

guarda il video

https://www.nationalgeographic.it/video/tv/giornata-mondiale-della-tigre-icona-di-bellezza-potenza-e-importanza-della-conservazione

Fonte

Gli elefanti hanno un nome proprio

Sono gli unici animali ad averlo

di Anna Capelli

Gli elefanti potrebbero essere gli unici animali ad avere un nome proprio. Uno studio della Colorado State University, ancora in attesa di revisione e disponibile solo nella versione di prestampa, ha dimostrato che i mammiferi con la proboscide utilizzano richiami distintivi per identificarsi a vicenda, proprio come nomi personali.

I ricercatori hanno raccolto 625 tipi diversi di richiami di elefanti provenienti da due regioni del Kenya, Samburu nel nord e il Parco Nazionale Amboli nel sud. Hanno individuato 114 suoni emessi e 119 ricevuti, limitandosi ad analizzare solo quelli indirizzati a un singolo animale in modo da capire quali fossero i suoi tratti distintivi. Per confermare questi dati, hanno registrato le frequenze emesse e poi le hanno riprodotte verso chi pensavano potessero appartenere. Ed è successo l’inaspettato.

All’udire il richiamo, solo alcuni elefanti si avvicinavano senza ripetere quel suono, come invece succede con i delfini che rispondono ripetendo quello che sentono. Quindi i mammiferi con la proboscide si comportavano come se venissero chiamati per nome.

Gli elefanti sono creature molto intelligenti con un senso dell’udito, e più in generale della comunicazione acustica, particolarmente sviluppato e intenso. Attraverso la bocca e la proboscide possono emettere una serie ampia di suoni come barriti, brontolii e vocalizzazioni. Ma non è tutto: questi animali utilizzano anche infrasuoni impercettibili all’orecchio umano e vibrazioni del terreno per comunicare a grandi distanze. Riescono a riconoscere sesso, età e razza attraverso l’ascolto.

fonte

Come ridurre gli impatti delle navi contro gli animali marini

Le linee guida contenute in uno studio pubblicato su Nature che sottolinea come “l’umanità e alcuni degli animali selvatici più carismatici del mondo sono in rotta di collisione negli oceani”

Si possono intraprendere semplici azioni per prevenire la morte di balene, squali e altri giganti dell’oceano causata da collisioni con le navi. Lo sostengono David Sims della Marine Biological Association, Plymouth, GB, e colleghi in un commento su “Nature” di questa settimana. “L’umanità e alcuni degli animali selvatici più carismatici del mondo sono in rotta di collisione negli oceani”, scrivono.

La flotta mercantile mondiale – dalle petroliere alle navi portacontainer – è raddoppiata in soli 16 anni. Tra il 2014 e il 2050 si prevede che il traffico marittimo aumenterà fino al 1.200 per cento. Questi numeri, combinati con i dati su dove le rotte di navigazione si sovrappongono ai movimenti e alle aggregazioni di animali marini, insieme alle valutazioni degli effetti delle collisioni navali su determinate specie, presentano un quadro allarmante, spiegano gli autori.

I dati suggeriscono che “le collisioni navali potrebbero contribuire a determinare il declino della popolazione di molti animali, portando a profondi effetti in tutti i loro ecosistemi”. Sims e coautori sostengono che, però, rispetto ad altre minacce alla biodiversità marina come l’inquinamento e il cambiamento climatico, il problema degli urti con le navi è gestibile.

Nel loro commento, espongono ciò che è necessario per affrontare questo problema su scala globale:

  • dati migliori su dove, quando, quanto spesso e per quali specie si verificano le collisioni;
  • un maggiore impegno sul problema, sia da parte del settore marittimo che del pubblico;
  • regolamenti che reindirizzano le navi o ne riducono la velocità quando attraversano determinate aree;
  • il monitoraggio del rispetto di tali restrizioni.

“Dare alle collisioni navali una priorità più alta a livello globale è un modo immediatamente realizzabile per aiutare a conservare le specie marine più vulnerabili e iconiche del mondo”, concludono.

Fonte