Frutta e Verdura per gli animali e Cibi da Evitare

Questo articolo è stato pubblicato  da Matea.

un gatto nel cestino di frutta e verdura

L’alimentazione è sicuramente un elemento che merita la massima attenzione perché incide direttamente sullo stato di salute dell’animale. Nella dieta dei nostri amici a quattro zampe non possono mancare alimenti salutari come frutta e verdura, ricchi di vitamine e sali minerali e utili per purificare l’organismo e l’intestino.

Cani e gatti hanno lo stomaco diverso dal nostro e, quindi, dobbiamo tenere presente che alcuni alimenti non vanno assolutamente introdotti nella loro dieta.

Frutta e verdura a volontà!

A cani e gatti si possono dare frutti come banana, mela, ideale per pulire l’intestino, albicocche, melone e il kiwi che regolarizza l’intestino, anguria che è rinfrescante e ideale per reintegrare liquidi durante l’estate. È adatta anche quella esotica, come papaya o mango.

Le raccomandazioni per la frutta sono di non esagerare con le quantità, rimuovere i semi che potrebbero creare un blocco intestinale e non somministrare vicino ai pasti per il rischio di fermentazione.

Frutta Sconsigliata

È sconsigliata la frutta secca, in quanto si formano spesso muffe tossiche, che sono dannose per il fegato, ma se la frutta arriva direttamente dall’albero si può offrire agli animali.

Le noci di macadamia possono causare debolezza, depressione, vomito, tremori e ipertermia nei cani. I segni di solito compaiono entro 12 ore dall’ingestione e possono durare circa da 12 a 48 ore.

È meglio evitare anche le noci normali, perché possono provocare ostruzioni intestinali o convulsioni se, per caso, sono ammuffite. Inoltre noccioline, mandorle, noci pecan e noci contengono elevate quantità di oli e grassi. I grassi possono causare vomito e diarrea e, potenzialmente, pancreatite in animali domestici.

No anche ai fichi perché troppo zuccherati e l’avocado è tossico per cuore e polmoni.

Uva e uvetta: anche se la sostanza tossica all’interno di uva e uvetta è sconosciuta, questi frutti possono causare insufficienza renale, quindi è meglio evitarne il consumo.

Agrumi: steli, foglie, scorze, frutti e semi di piante di agrumi contengono diverse quantità di acido citrico e oli essenziali che possono causare irritazione e depressione del sistema nervoso centrale, anche se si mangia in piccole dosi, non presentano problemi, può causare però piccoli disturbi di stomaco.

Verdure Consigliate

Tra le verdure via libera a carote, ricche di vitamine, ottime anche per l’igiene orale per la loro consistenza, zucchine e cetrioli che purificano l’organismo, in particolare l’intestino.

Le patate sono ricche di amminoacidi e antiossidanti naturali che rallentano il processo di invecchiamento garantendo un ottimo stato di salute, servirla con moderazione perché ricca di carboidrati. Prima di somministrarle, le verdure si possono grattugiare finemente o bollire brevemente.

Anche le erbe aromatiche sono importanti. Somministrare regolarmente erbe come prezzemolo, basilico, timo, ecc. e preferire le erbe selvatiche per il loro elevato contenuto di elementi benefici per la salute: finocchio montano, origano, crescione d’acqua, malva selvatica, equiseto, erba medica, denti di leone, ecc.

 

Verdure da Evitare

Le verdure pericolose per i cani sono cipolle, aglio e cavoli, perché contengono disolfuro di n-propile, responsabile della distruzione dei globuli rossi favorendo così il rischio di anemia. Inoltre I cavoli gonfiano l’intestino.

Sono vietate spinaci, bietole, cicorie, lattughe che contengono acido ossalico, sconsigliate perché fissano il calcio a livello intestinale, complicandone l’assorbimento e favorendo la comparsa di calcoli renali.

Divieto assoluto anche per i funghi, poiché tossici per il fegato, ma anche peperoni, pomodori e le melanzane difficili da digerire e assimilare e che possono aumentare patologie esistenti.

 

Cibi da Evitare

alimenti vietati per il cane

Prendete nota dei cibi da non inserire nel menù dei nostri amici, possono essere ottimi per l’uomo e invece fanno male agli animali domestici.

Cioccolato, Caffè e Caffeina: per il cioccolato il rischio è dato dalla teobromina, un alcaloide naturale presente nelle piante di cacao e nei suoi derivati che svolge azione stimolante del sistema nervoso centrale e con effetto vasodilatatore. Nei cani provoca tachicardia, tremori e morte nei casi più gravi.

Questi prodotti contengono tutte le sostanze chiamate metilxantine, che si trovano nei semi di cacao, nel frutto della pianta utilizzata per fare il caffè, e nelle bibite eccitante.

Una volta ingerito dagli animali domestici, le metilxantine possono causare vomito e diarrea, affanno, sete eccessiva e la minzione, iperattività, ritmo cardiaco anormale, tremori, convulsioni e persino la morte.

Alcool: bevande alcoliche e prodotti alimentari contenenti alcool possono causare vomito, diarrea, diminuzione del coordinamento, depressione del sistema nervoso centrale, difficoltà respiratorie, tremori, anormale acidità del sangue, coma e anche la morte.

Latte e prodotti lattiero-caseari: perché gli animali non possiedono quantità significative di lattasi (l’enzima che scinde il lattosio nel latte), latte e altri prodotti lattiero-caseari  possono causare loro diarrea o altri disturbi digestivi.

Sale e snack salati: grandi quantità di sale sono in grado di produrre sete eccessiva e la minzione, o addirittura avvelenamento da ioni di sodio in animali domestici. Segni che il vostro animale domestico può avere mangiato troppi cibi salati sono vomito, diarrea, depressione, tremori, temperatura corporea elevata e convulsioni. Come tale, vi consigliamo di evitare per i vostri animali domestici gli spuntini salati-pesanti come patatine, salatini e popcorn salati.

L’uso di sale nella dieta di un cane è come condannarlo alla distruzione dei reni. Addirittura studi effettuati portano alla conclusione che un uso eccessivo di sale nella dieta può portare ad attacchi epilettici in grado di causare il coma.

Xilitolo: lo xilitolo è utilizzato come dolcificante in molti prodotti, tra cui gomma, caramelle, gelati, prodotti da forno e dentifricio. Può causare un abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue e, di conseguenza, un collasso del sistema nervoso centrale. I primi segnali di tossicosi sono perdita di coordinazione e spasmi già dopo 30 minuti dalla sua ingestione, anche vomito, letargia. I segni possono evolversi in crisi epilettiche.

Altri sintomi come enzimi epatici e insufficienza epatica possono essere visti nel giro di pochi giorni.  Inoltre il gelato e alcune caramelle contengono lattosio, difficile da digerire. Mentre i dolci, con il loro alto contenuto di zuccheri, causano problemi ai denti, diabete mellito e obesità.

Pasta lievitata: il lievito viene spesso dato ai cani per mantenere lucido il pelo e nell’errata convinzione che funga da antiparassitario, ma in realtà il lievito fa molto male perché produce gas nell’apparato digerente, causando dolore e torsione. Inoltre la lievitazione produce etanolo, se assunto a dosi elevate può produrre un avvelenamento da alcool.

Uova crude: sono da evitare per il rischio di salmonella, inoltre il bianco dell’uovo contiene l’avidina, una sostanza che blocca l’assorbimento della biotina, vitamina del gruppo B responsabile della crescita del pelo. Le proteine delle uova fanno bene al gatto: per evitare rischi basta cuocerle o sbollentarle leggermente.

Ossa: assolutamente non dare ossa di pollo o peggio di coniglio, si spezzano e possono conficcarsi in gola, possono bucare lo stomaco o l’intestino. È concreto anche il rischio di una cattiva digestione. Vanno bene le ossa grosse di maiale e mucca.

E se sospettate che il vostro animale domestico abbia mangiato uno degli alimenti sconsigliati, si prega di contattare il proprio veterinario.

fonte

La sensibilità degli italiani verso il benessere animale cresce

Anche la caccia, un’attività tradizionalmente controversa in Italia, vede un netto cambiamento nelle opinioni pubbliche

cane

Nella società contemporanea italiana, la questione del benessere animale ha assunto un’importanza sempre maggiore, riflettendo una crescente consapevolezza e sensibilità nei confronti dei diritti degli animali. Questo dibattito non è solo una manifestazione di empatia, ma riflette anche l’interconnessione tra il trattamento degli animali e temi cruciali come l’ambiente, la sostenibilità e il cambiamento climatico.

I diritti degli animali in Italia sono sanciti dalla Costituzione, che impone di tutelare l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi “anche nell’interesse delle future generazioni” (art. 9). Questo impegno legale è stato rafforzato anche a livello internazionale con la Dichiarazione universale dei diritti dell’Animale dell’Unesco del 1978, sottolineando l’importanza di rispettare la vita e il benessere degli animali non solo per ragioni etiche ma anche per preservare l’equilibrio ecologico globale.

Il rapporto

Secondo il Rapporto Italia 2024 dell’Istituto Eurispes, la maggioranza degli italiani si oppone fermamente a pratiche come la vivisezione e la caccia. Il 76,6% degli intervistati ha dichiarato di essere contrario alla sperimentazione in laboratorio sugli animali, evidenziando una tendenza di leggera diminuzione rispetto agli anni precedenti, ma comunque un forte sentimento di opposizione diffusa nella popolazione. Questo dato è indicativo della crescente sensibilità verso la sofferenza animale e dell’esigenza di alternative etiche nella ricerca scientifica.

Anche la caccia, un’attività tradizionalmente controversa in Italia, vede un netto cambiamento nelle opinioni pubbliche. Solo il 27,1% dei partecipanti al sondaggio si è dichiarato favorevole alla caccia nel 2024, rispetto a una maggioranza schiacciante che si oppone. Questo evidenzia un cambiamento culturale profondo, con sempre più italiani che considerano la caccia non solo una questione di conservazione della fauna, ma anche di rispetto per la vita animale.

Trend in aumento

La disapprovazione verso altre pratiche che coinvolgono gli animali è altrettanto evidente. L’uso di pellicce è fortemente criticato, con il 78,3% degli italiani contrari nel 2024, segnando un aumento rispetto agli anni precedenti. Questo riflette una crescente consapevolezza sull’impatto negativo dell’industria delle pellicce sull’ambiente e sugli animali coinvolti.

Analogamente, il 78,1% della popolazione si oppone all’utilizzo degli animali nei circhi, un aumento significativo rispetto al 2023. Questo cambiamento di atteggiamento può essere attribuito a una maggiore educazione pubblica e a una sensibilizzazione riguardo alle condizioni di vita e al benessere degli animali coinvolti in spettacoli e intrattenimenti.

Allevamenti intensivi

Uno dei temi più dibattuti riguarda gli allevamenti intensivi per uso alimentare. Il 72,7% degli italiani intervistati nel 2023 si è dichiarato contrario a questa pratica, evidenziando un’opinione diffusa tra tutte le fasce di età, ma particolarmente marcata tra i giovani. L’80,5% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni si oppone agli allevamenti intensivi, riflettendo una maggiore sensibilità delle generazioni più giovani verso il trattamento degli animali e le implicazioni etiche e ambientali della produzione alimentare intensiva.

Ast informa: animali in viaggio… con il passaporto

Redazione Radio GoldAST Ancona

Estate, tempo di vacanze anche per gli animali da affezione. In previsione delle vacanze estive, infatti, in molti prenderanno in considerazione l’idea di portare in viaggio con sé il proprio pet. Occorre ricordare che ai fini della movimentazione dei nostri amici animali nel territorio italiano, comprese le isole, Sardegna e Sicilia, non è necessario possedere alcuna documentazione.
Se invece si intende portare all’interno di uno stato membro un cane, un gatto o un furetto occorre munirsi del “Passaporto per animali da compagnia”, che consentirà all’animale di viaggiare al seguito del proprietario (o suo delegato).

Il rilascio del passaporto avviene presso le sedi dei Servizi Veterinari di Sanità Animale della AST-Ancona portando con sé il proprio amico animale per la lettura del microchip, il certificato d’iscrizione dell’animale e la certificazione attestante l’avvenuta somministrazione della vaccinazione antirabbica. Il passaporto che viene rilasciato dall’ufficio competente ha validità illimitata eseguendo regolarmente il richiamo della vaccinazione antirabbica per cui è importante organizzarsi per tempo per non rischiare di lasciare il nostro animale da affezione a casa.

Per l’ingresso di pets in Paesi extra UE esistono regole particolari per le quali è consigliabile contattare il Servizio Veterinario dell’AST Ancona o, nei casi particolari, l’Ambasciata di riferimento, per avere le necessarie informazioni. E’ opportuno infine informare che, qualora si viaggi in aereo o in nave, è sempre consigliabile contattare la compagnia con la quale si viaggia per avere tutte le informazioni utili per imbarcare l’animale. (cs)

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Trasporto aereo, ok ad animali in cabina su Ita fino a 10Kg

oma, 20 giu. (askanews) – Sugli aerei di Ita Airways si potranno trasportare animali in cabina fino a un peso di 10 Kg. Il via libera è arrivato dall’Enac che ha approvato la proposta di mezzo alternativo di rispondenza (strumento normativo “Alternative Means of Compliance – Metodi Alternativi di Rispondenza – AltMoC”) sviluppata dalla compagnia aerea, finalizzata al trasporto in cabina di animali fino a 10 kg di peso, anziché fino a 8 kg come attualmente previsto dalla regolamentazione europea.

“L’Enac, anche sulla base di un indirizzo specifico del Ministro Matteo Salvini, al fine di agevolare il trasporto in aereo del proprio animale domestico ad un maggior numero di passeggeri – si legge in una nota -, valuterà eventuali proposte analoghe avanzate da altre compagnie aeree per permettere il trasporto in cabina di animali domestici fino a 10 kg ai vettori che ne faranno richiesta, nel rispetto dei vincoli previsti dal Regolamento comunitario di riferimento, numero 965 del 2012”.

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Quanto costa mantenere un animale domestico in Italia

Molti italiani amano avere in casa animali domestici che ritengono parte della famiglia e sono disposti a spendere tempo e risorse per mantenerli

Pubblicato: 15 Giugno 2024

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Animali domestici

Una ricerca di Changes Unipol ha studiato la relazione tra italiani e animali domestici e quanto si spende in media per prendersi cura del proprio animale. Sembra che nella nostra penisola più di un italiano su due (il 56%) abbia un animale domestico al quale dedica un budget medio di 180 euro all’anno.

I dati sul possesso di animali domestici in Italia

Gli italiani non solo amano avere animali domestici ma considerano questi membri effettivi della famiglia. Secondo gli intervistati, l’animale domestico è apprezzato perché fa compagnia (48% dei casi) ma anche perché rende più felici e migliora l’umore e la salute mentale. Questo è quello che fotografa una ricerca prodotta da Changes Unipol e poi elaborata da Ipsos di cui parla ‘la Repubblica’. Secondo i dati raccolti la maggioranza degli italiani (il 56%) ha almeno un animale domestico. Tra gli animali più apprezzati ci sono soprattutto i cani (36%) e i gatti (33%). Guardando i dati si nota anche che la quota di italiani che non vogliono assolutamente animali è del 24% mentre chi per ora non ne ha ma ne vorrebbe uno è del 20%.

Osservando più nello specifico i dati emersi si nota che per quanto riguarda la Generazione X (41-56 anni) la maggior parte, ovvero il 41% degli intervistati, ha un gatto mentre se si guardano le preferenze della Generazione Z (16-26 anni) vincono i cani (41%). Scendendo di fascia di età e analizzando i Millennial (27-40 anni) si può notare che la presenza di animali in casa si abbassa (52%) rispetto alla Generazione X (60%). Coloro che sono meno interessati ad avere un animale domestico, però, sembrano essere i Boomer, ovvero gli italiani compresi tra i 57 e i 74 anni. Tra di loro si assesta attorno al 32% la quota di chi non è interessato ad avere animali a casa.

I costi di mantenimento di un animale domestico in Italia

Nonostante l’animale domestico sia considerato da moltissimi italiani come uno della famiglia, la maggior parte dei proprietari dichiara di non riuscire a viaggiare insieme. Le complicazioni che i proprietari incontrerebbero viaggiando con il proprio animale sarebbero davvero molte. Nello specifico, le difficoltà al primo posto sarebbero legate al trasporto dell’animale durante il viaggio (31% dei casi). Al secondo posto (28%), invece, si presenta il problema di trovare strutture in viaggio che possano accogliere anche gli animali.

L’amore e l’affetto per l’animale domestico emerge anche quando si analizza il tempo e le risorse che gli italiani destinano per curarlo. La gran parte degli intervistati (il 54%) ha dichiarato di dedicare fino a 3 ore al giorno per la cura dell’animale, mentre l’11% afferma di dedicare fino a 5 ore. C’è anche un 6% che supera le 5 ore.

Gli italiani sono molto attenti anche quando si tratta di budget da dedicare all’animale domestico. Dalla ricerca di Changes Unipol emerge che mediamente al mese la spesa è di 69 euro (escluse le spese per la salute e il veterinario) per chi possiede un cane o un gatto, mentre scende a 65 euro per gli altri animali. Se si approfondiscono anche le spese legate alla salute (visite, vaccinazioni, esami…) la spesa media all’anno si aggira attorno a 180 euro. La cifra sale a 185 euro all’anno per chi possiede gatti o cani.

Fonte:https://initalia.virgilio.it/