Giornata Internazionale per i Diritti degli Animali: Necessità di riconoscere la crudeltà su animali

 In occasione della Giornata Internazionale per i Diritti degli Animali, l’Ente Nazionale Protezione Animali rinnova con forza l’appello per il riconoscimento della crudeltà contro gli animali come indicatore di pericolosità sociale. I dati del 2024 dell’Arma dei Carabinieri sui reati contro gli animali offrono una fotografia chiara e preoccupante: se da un lato i reati perseguiti dall’Arma dei Carabinieri mostrano un calo rispetto agli anni precedenti (3.940 casi contro i 4.318 del 2023 e i 4.697 del 2022), dall’altro emergono segnali di maggiore gravità. L’ufficio legale dell’Enpa, in particolare, ha registrato un significativo aumento delle richieste di riconoscimento della pericolosità sociale, passate dal 5% del 2023 al 19,5% nel 2024. “Questo dato – afferma Enpa – evidenzia come i maltrattamenti sugli animali non siano atti isolati, ma indicatori di una violenza sempre più crudele, che coinvolge spesso i minorenni, responsabili, in basi alle denunce presentate dalla Protezione Animali, del 5% dei reati segnalati, e che colpisce in prevalenza cani (44,83%) e gatti (20,69%)”.

I dati Enpa e dell’Arma dei Carabinieri: una fotografia del 2024

Il 2024 ha rappresentato un anno significativo nel contrasto ai reati contro gli animali, an- che grazie all’azione dell’Arma dei Carabinieri e all’impegno di associazioni come Enpa che attraverso i volontari sul territorio, le guardie zoofile e l’ufficio legale rappresentano una rete importante per la tutela degli animali. 

I dati dell’ufficio legale Enpa 2024

200 denunce presentate per reati contro gli animali.

Il 75% dei casi è stato gestito direttamente dall’associazione.

Il 25% è derivato da segnalazioni di cittadini o altre organizzazioni.

Richieste di riconoscimento della pericolosità sociale: il 19,5% delle denunce, in netto aumento rispetto al 5% del 2023.

Reati commessi da minori: 10 casi (5% del totale), spesso contraddistinti da una crudeltà particolarmente elevata.

Specie più colpite:

Cani: 44,83%.

Gatti: 20,69%.

Ovini: 13,79%.

Altri animali: 20,69% (inclusi animali da cortile e fauna selvatica).

I dati dell’Arma dei Carabinieri 2024

Dal 1° gennaio al 1° dicembre 2024:

Reati perseguiti: 3.940 (in calo rispetto ai 4.318 del 2023 e ai 4.697 del 2022).

Maltrattamenti di animali: 1.153 casi.

Omessa custodia e malgoverno di animali: 1.036 casi.

Uccisioni di animali: 924 casi.

Traffico illecito di animali da compagnia: 13 casi.

Arresti: 18 persone (in calo rispetto ai 32 del 2023).

Denunce: 1.139 persone denunciate.

Illeciti amministrativi:

2.199 accertamenti.

39 sequestri effettuati.

Quasi 1 milione di euro in sanzioni (973.553).

1910 persone sanzionate

Un problema che richiede interventi decisivi

La combinazione dei dati dell’ufficio legale Enpa e dell’Arma dei Carabinieri evidenzia secondo Enpa due aspetti centrali:

Un calo complessivo dei reati perseguiti, che però non deve far abbassare la guardia.

Un aumento della gravità dei crimini segnalati, con atti sempre più crudeli e frequenti richieste di riconoscimento della pericolosità sociale.

L’incremento significativo delle richieste di riconoscimento della pericolosità sociale nelle denunce presentate da Enpa dimostra come i reati contro gli animali non siano episodi isolati, ma segnali preoccupanti di potenziale pericolo per l’intera comunità. La connessione tra la crudeltà contro gli animali e la violenza interpersonale è un fatto ormai dimostrato. Gli atti di maltrattamento verso gli animali sono spesso preludio a comportamenti antisociali più ampi.

Carla Rocchi, Presidente Enpa:

“Proteggere gli animali significa proteggere l’intera comunità. La crudeltà contro un animale è un segnale che non possiamo ignorare. Dobbiamo riconoscere questi atti per quello che sono: un pericolo per tutti. Il riconoscimento della crudeltà contro gli animali come indicatore di pericolosità sociale è un passo fondamentale e necessario da fare subito. “

Claudia Ricci, Avvocato dell’Ufficio Legale Enpa:

“Denunciare è il primo passo per fermare la catena di violenza. I dati del 2024 evidenziano la necessità di un’azione congiunta e incisiva per proteggere gli animali e garantire la sicurezza sociale. Dai casi che abbiamo affrontato quest’anno purtroppo emerge un aumento della cruenza dei reati e anche una condivisione, quasi fosse un trofeo da mostrare, degli orribili reati commessi nei confronti degli animali, Preoccupa molto anche il sempre più frequente coinvolgimento dei minorenni.”

Un appello ai cittadini

Enpa invita tutti i cittadini a non rimanere indifferenti e a segnalare qualsiasi forma di abuso o maltrattamento sugli animali. Ogni denuncia può fare la differenza, non solo per gli animali coinvolti, ma anche per prevenire altre forme di violenza.