L’echidna non è muta: ascolta il suo verso “amoroso”

Abbiamo scoperto che l’echidna, un bizzarro mammifero oviparo, emette una vasta gamma di versi durante la stagione degli amori

L’echidna non è muta. È quanto rivela per la prima volta uno studio pubblicato sul Journal of Zoology che risolve un “mistero” che la zoologia si porta dietro da anni: quello riguardo al presunto mutismo di questo bizzarro animale australiano, che assomiglia a un formichiere ma è coperto di spine come un istrice, e che appartiene al gruppo dei monotremi, mammiferi primitivi che comprendono anche l’altrettanto curioso ornitorinco e che sono endemici di Australia e Nuova Guinea. Finora, il verso dell’echidna non era mai stato documentato in uno studio, e l’unico suono che avevamo sentito emettere a questi animali era il rumore che fanno quando annusano. Questo video dimostra al contrario che hanno un vasto repertorio comunicativo.

VOCI RUBATE. Le echidna analizzate per questo studio appartengono alla specie Tachyglossus aculeatus, nota comunemente come echidna istrice, una delle quattro rimaste di questo gruppo comparso tra la fine del Giurassico e l’inizio del Cretaceo e diversificatosi in molte forme diverse – la maggior parte delle quali sono oggi estinte. L’echidna istrice è una delle poche sopravvissute, e oggi si trova in Nuova Guinea e in Australia; ed è proprio qui, nel Dryandra National Park, che il team della Curtin University ha registrato per la prima volta le loro vocalizzazioni. Alcune sono state registrate live con l’uso di microfoni a mano, altre sono invece state catturate da un microfono “abbandonato” nei pressi di una caverna particolarmente frequentata da questi animali.

https://www.youtube.com/watch?v=6IoEql8fwg4

Risolto il mistero del pene a quattro teste dell’echidna

IL CANTO DELL’AMORE. Tutte, però, hanno una caratteristica in comune: sono state registrate durante la stagione degli amori dell’echidna, l’unico periodo dell’anno durante il quale abbiamo sentito il verso di questi animali. Questo suggerisce che le echidna usino la comunicazione acustica a scopi riproduttivi, ma per i dettagli serviranno più osservazioni. La scoperta è comunque una rivelazione, almeno dal punto di vista evolutivo: echidna e ornitorinchi si sono separati molto presto dagli altri mammiferi, e il fatto che entrambi i gruppi siano in grado di vocalizzare significa che questo tipo di comunicazione era, con ogni probabilità, già presente nel loro antenato comune, e che i mammiferi “parlano” da almeno 200 milioni di anni.

FONTE

CIBO PER ANIMALI: FATE ATTENZIONE

La Natural Wonder Pets (NWP) compra solo erbe fresche e non cotte per i loro prodotti da due distributori, entrambi dal west coast degli Stati Uniti. Uno è operativo nel settore da 28 anni, l’altro è presente da 35 anni. Il personale in entrambe le aziende sono pienamente devoti all’uso delle erbe come via verso la guarigione. Questi due distributori lavorano in stabilimenti certificati Kosher e Biologico USDA e sono regolarmente ispezionate dal FDA.

Non tutte le erbe che la NWP usa sono biologicamente certificate perchè molte erve crescono solamente in alcune luoghi geografici oppure raggiungono la potenza ottimale solo in certe condizioni naturali (selvatiche). P.es. la migliore radice di genziana prospera nei alti pascoli delle Alpi e delle Himalaya, ed è da qui che proviene la genziana della NWP. La radice di rehmannia cresce copiosamente in tutta la Cina, ma solo quella della provincia di Henan viene considerata dagli erboristi della Medicina Tradizionale Cinese come genuina, quindi la NWP si procura la rehmannia solo da questa zona. Qualsiasi erba che non è biologicamnete certificata è di origine selvatica, cresciuta in zone incontaminate lontane dalla civilizzazione, poi analizzate in laboratorio per accertarsi della loro purezza assoluta.

Scegliete PRIME VIDEO, LA CLASSE NON E’ ACQUA

Il solvente di estrazione (mestruo) utilizzata dalla NWP è costituito da una miscela brevettata di glicerina vegetale biologica, aceto di mele e acqua che ionizziamo e purifichiamo tramite filtri che misurano un centimetro di micron. La Natural Wonder Pets (NWP) non estraggono con l’alcol, che è nocivo per cani e gatti, né con il calore che “snatura” i componenti alla base delle erbe che guariscono.

tutto per gli animali di casa

Le erbe dellla NWP sono coltivate biologicamente (biologicamente certificate USDA o Wildharvested) per mantenere la purezza. Poi le mettono in un dispositivo di estrazione a spettro completo, quasi quattro litri pregiati alla volta, al massimo del loro ciclo di potenza per non meno di una quindicina di giorni.

La lunga tradizione di tinture NWP garantisce che le percentuali dei loro estratti siano identiche alle percentuali dei nutrienti sinergici presenti nelle piante utilizzate.

Producono e vendono solo i propri prodotti, in modo da sapere esattamente cosa c’è al loro interno. Non conoscono altro metodo di estrazione delle erbe migliore di quello che con così tanta fatica prepara Madre Natura per i nostri cari amici animali.

FONTE

Sersale, giornata mondiale per gli animali

“Ogni animale è un capolavoro unico della natura, degno di rispetto e protezione”. Nella giornata mondiale per gli animali, 4 ottobre, l’associazione Balzoo di Sersale torna a stigmatizzare con forza l’annoso problema del randagismo e dei maltrattamenti sugli amici a quattro zampe.
Scrivono ancora i volontari dell’ associazione di Sersale: “Era il 1925 quando in Germania si celebrava la prima giornata mondiale degli animali, da allora sono passati quasi cento anni e siamo ancora qui a discutere e parlare di diritti e benessere degli animali.
Il mondo e la società sono cambiate molto da allora e sempre più persone si preoccupano e sono attente ai diritti e al benessere degli animali,ma se la consapevolezza è cresciuta,poco o nulla è cambiato per miliardi di animali.

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Sono milioni i cani e gatti che vivono ancora rinchiusi e dimenticati all’interno di canili e milioni quelli abbandonati per strada e condannati ad una vita di stenti e sofferenza per non parlare degli animali considerati da reddito e della fauna selvatica.
Oggi sappiamo che il nostro futuro dipende dalla biodiversità,quindi oggi è per noi la giornata giusta per fermarsi a riflettere sul fatto che solo una società più sostenibile e rispettosa degli animali e dell’ambiente è l’unica possibilità che abbiamo per il futuro.
Balzoo amici di Ronzo porta avanti la sua battaglia e resistenza con amore e grande impegno convinti che a fare la differenza sono i piccoli gesti e le scelte quotidiane.”
Balzoo Amici di Ronzo di Sersale non si limita ai solo proclami e negli ultimi anni ha recuperato tanta animali da solitudine e abbandono.
Enzo Bubbo

FONTE

Gli animali domestici e il Benessere Mentale: Una Connessione Profonda

FONTE: MICROBIOLOGIA.IT

Negli ultimi anni, il benessere mentale è emerso come una priorità fondamentale in tutto il mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa il 13% della popolazione mondiale soffre di problemi legati al benessere mentale. Questi problemi vanno dall’ansia, il disturbo più comune a livello globale, che colpisce il 31% della popolazione, a condizioni più complesse come la depressione e altre forme di disagio psicologico. La ricerca della felicità e del benessere è diventata una sfida quotidiana per molte persone. Ma c’è un alleato inaspettato che può contribuire in modo significativo a migliorare il nostro stato mentale: gli animali domestici.

Secondo uno studio condotto dalla Norwegian University of Science and Technology, oltre 1,2 miliardi di persone in tutto il mondo stanno attualmente affrontando un episodio di mal di testa. Questo disagio rappresenta solo un esempio dei tanti problemi legati al benessere fisico e mentale che affliggono la società moderna. Ma c’è un aspetto positivo: gli animali domestici possono svolgere un ruolo cruciale nel migliorare il nostro benessere.

In Italia, il 93% delle persone con animali domestici ha riferito di aver sperimentato un miglioramento del proprio benessere psicofisico dopo l’arrivo di un amico a quattro zampe nella famiglia. Ma i benefici non si limitano ai proprietari di animali; anche gli animali domestici stessi traggono vantaggio dalla loro relazione con gli esseri umani.

Riduzione dell’Ansia e dello Stress

Uno dei principali benefici di avere un animale domestico è la riduzione dell’ansia e dello stress. Secondo la ricerca, il 62% degli italiani ha sperimentato una significativa diminuzione dei livelli di ansia e stress grazie alla compagnia di un cane o di un gatto. Questo potente effetto calmante può essere attribuito alla connessione profonda che si crea tra le persone e i loro animali domestici. La semplice presenza di un amico a quattro zampe può alleviare le tensioni quotidiane e contribuire a un senso generale di calma e benessere.

Miglioramento delle Relazioni Interpersonali

La presenza di animali domestici può anche migliorare le relazioni interpersonali e familiari. Quasi il 64% degli intervistati ha affermato che l’introduzione di un amico a quattro zampe ha agevolato la creazione di nuove amicizie e relazioni sociali. Questo avviene spesso durante le passeggiate nei parchi o le lezioni di agility, dove le persone condividono un interesse comune: l’amore per gli animali. Inoltre, il 45% ha notato un rafforzamento dei legami all’interno della famiglia, insieme a un maggiore senso di responsabilità condivisa tra i membri della casa. La cura di un animale domestico può rafforzare i rapporti esistenti e favorire la creazione di nuovi legami.

Il Benessere Anche per gli Animali Domestici

Tuttavia, è importante sottolineare che anche gli animali domestici possono sperimentare stress e ansia. Le cause possono variare, dalle situazioni rumorose come tuoni e fuochi d’artificio alle visite dal veterinario e ai periodi di separazione dai loro proprietari. Ma anche per loro, una vita equilibrata e un ambiente confortevole sono fondamentali per il benessere mentale. Passare del tempo di qualità con i nostri animali, dimostrando affetto e attenzione, può aiutarli a sentirsi al sicuro e felici.

Nazzareno Silvestri

Sono Nazzareno Silvestri, scrivo da Messina. Il mio amore per la divulgazione scientifica nasce tanti anni fa, e si concretizza nel pieno delle sue energie oggi, per Microbiologia Italia. Ho diverse passioni: dalla scienza al fitness. Spero che il mio contributo possa essere significativo per ogni lettore e lettrice, tra una pausa e l’altra.

Animali esotici come animali domestici: cosa dice la legge

30 Settembre 2023 | Autore: Carlos Arija Garcia

È possibile tenere in casa delle specie arrivate dall’altra parte del mondo? Cosa stabiliscono gli accordi internazionali e cosa si rischia sul mercato nero?

L’idea di avere un animale esotico in casa resta una moda assai diffusa, anche se esistono non pochi vincoli e divieti. Non solo per il pericolo che può rappresentare per chi lo custodisce o per i vicini ma anche per il rischio che l’animale stesso corre essendo costretto a vivere fuori dal suo habitat, in una teca, in una gabbia o in un recinto i cui i suoi movimenti sono limitati. Tuttavia, ci sono alcune specie che possono essere tenute in casa senza particolari problemi. Sul fatto di avere animali esotici come animali domestici, cosa dice la legge?

Esiste un accordo internazionale in materia, firmato da 127 Paesi di tutto il mondo. Si tratta della Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche a rischio di estinzione. L’accordo, noto come Cites, è entrato in vigore in Italia nel 1975 ed è volto a garantire che, laddove sia consentito, lo sfruttamento commerciale internazionale di una specie sia sostenibile per la specie stessa e compatibile con il ruolo ecologico che riveste nel

suo habitat. Detto in parole più semplici: l‘animale non deve soffrire nella sua nuova condizione e la continuità della specie non deve essere minacciata.

La Convenzione protegge oltre 36mila specie di animali e piante, senza alcuna distinzione tra esemplari vivi o morti. Ci sono delle regole ben precise che riguardano anche le loro parti (si pensi al classico esempio dell’avorio degli elefanti o della pelle di leopardi, tigri, visoni, ecc.) ed i prodotti ricavati da animali

La Convenzione è stata adottata in tutti i Paesi dell’Unione europea e vieta l’importazione, la riesportazione, il trasporto, la vendita, l’esposizione e la detenzione degli animali protetti contenuti negli elenchi della Cites. Tra questi, pappagalli, scimmie, rettili, felini e animali selvatici come daini, cinghiali o volpi, oltre ad animali impagliati, gusci di tartaruga o pelo di felini.

Chi decide di adottare animali esotici come animali domestici deve rivolgersi al Corpo Forestale dello Stato o al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, per:

  • consultare la documentazione relativa alla Cites;
  • sapere quale animale adottare;
  • chiedere la relativa autorizzazione.

Chi non rispetta le regole stabilite dalla Convenzione di Washington rischia:

  • una sanzione fino a 150mila euro;
  • la confisca dell’animale;
  • l’arresto da sei mesi a due anni in caso di recidiva.

A tal proposito, si può segnalare la sentenza riportata in fondo a questo articolo con cui la Cassazione [1] ha condannato un uomo al pagamento di un’ammenda di 700 euro perché trovato in possesso di tre cardellini (uccellini

esotici protetti) acquistati in una fiera e tenuti in gabbia, senza anello identificativo e senza che al padrone fosse stata consegnata la dovuta documentazione.

Secondo la legge, dunque, per avere animali esotici come animali domestici occorre tenere presente che:

  • non si può importare, riesportare, trasportare, vendere, esporre e detenere gli esemplari tutelati dalla Cites senza specifici permessi. Sono previste delle apposite sanzioni, anche di carattere penale, in caso di violazioni della Convenzione e dei Regolamenti Comunitari;
  • si può importare e/o riesportare animali, loro parti e prodotti derivati inclusi nelle Appendici della Cites e negli allegati dei regolamenti comunitari solo se autorizzati. Servono, infatti dei permessi che riportino dati precisi sulla specie che si vuole portare a casa, come data di rilascio e di validità, denominazione scientifica e comune della specie, descrizione esatta della merce e gli estremi dell’origine/provenienza della stessa, ecc. In Italia i certificati sono rilasciati dal Corpo Forestale dello Stato e dal ministero dell’Ambiente tramite la Direzione Generale per il Patrimonio Naturalistico  Il controllo avviene presso i nuclei operativi Cites del Corpo Forestale presenti nelle 23 sedi doganali italiane.